Il vero obiettivo da raggiungere nel trattamento dei disturbi psichiatrici è la remissione dei sintomi o almeno garantire una buona qualità della vita.
Purtroppo oggi in molti contesti anche clinici, ci si accontenta di ottenere un semplice miglioramento a volte anche minimo dei soli sintomi, anche quando ci sarebbero altre possibilità da accertare.
Questo è un grave errore di prospettiva, che impedisce di analizzare il problema da nuovi punti di vista e scoprire quindi anche nuovi approcci terapeutici possibili per migliorare la qualità della vita delle persone con questi disturbi.
C’è da dire che in effetti la ristrettezza di mezzi oggi spesso riscontrabile nel servizio publico, a cui comunque si deve far capo specialmente in tutti quei casi dove si è dovuto ricorrere ad un T.S.O. o comunque opera un giudice tutelare, è causa di un approccio non esaustivo di tutte le possibilità oggi esistenti.
Anche la figura dell’operatore che spesso accompagna le persone con questi disturbi a casa loro o fuori dalle strutture protette è spesso, purtroppo, sottovalutata.
L’esperienza insegna che proprio nei momenti meno formali e spesso lontani dalle visite istituzionali o delle sedute con gli psicologi, le persone affette da questi disturbi aprono dei canali di comunicazione imprevedibili quanto formidabili nella possibilità, se ben sfruttati, di porre i semi di un loro successivo miglioramento.
E’ per questo molto importante che anche gli accompagnatori che stanno più a contatto con loro, abbiano una esperienza e una sensibilità specifica per cogliere queste opportunità.
In molti casi questi, invece, sono semplici O.s.s. (operatore socio sanitario) privi di una specifica
preparazione o di qualunque esperienza in merito. Addirittura in molti altri casi sono semplici badanti senza alcuno strumento per cogliere queste opportunità.
La nostra associazione “Nuovo orientamento culturale” vuole promuovere invece la figura di un “accompagnatore esperto” per il disagio psichiatrico, che abbia oltre che una vasta cultura di base, un particolare percorso alle spalle che gli permetta, in accordo con lo psichiatra o lo psicoterapeuta di riferimento, di operare in modo sinergico con questi ultimi anche nei momenti di vita comune e soprattutto durante le uscite dalle strutture protette dove questi pazienti spesso vivono.
Dal Gennaio 2017 la nostra associazione ha avviato un servizio sperimentale con pazienti sotto tutela giudiziaria, che ci sta dando ottimi risultati.
Visto il buon esito della sperimentazione abbiamo deciso di rendere disponibile questo servizio a chiunque ne faccia richiesta, per il momento solo nella Provincia di Pesaro-Urbino, ma se i numeri lo permetteranno in futuro anche nelle province circostanti.
Per informazioni contattare
Ass.”Nuovo orientamento culturale” cell. 339-2006705, chiedendo di Ermanno Cavallini.