In questo momento è indispensabile che giungano ai cittadini, rinchiusi nelle loro case a causa della quarantena, fondi sufficienti a garantire una vita dignitosa. Se questo non avverrà, andremo incontro a gravi problemi di ordine pubblico, su cui soffieranno anche le varie forme di malavita organizzata. I primi accenni di questo, li possiamo già vedere nei blindati della polizia che devono presidiare i supermercati di alcune città del sud Italia.
Ma dove prendere questa ingentissima massa di denaro, senza creare un problema di debito pubblico talmente grande da schiacciarci drammaticamente negli anni a venire? La soluzione consiste nel chiedere all’ Europa di modificare le regole con cui, già oggi, viene stampato denaro senza alcun sottostante.
E’ noto che, ormai dall’abbandono del “Gold Standard” negli anni 70′, gran parte delle monete ufficiali, tra cui anche l’euro e il dollaro, vengono in pratica stampate da zero, senza alcuna contropartita in oro o altri beni a garantirne il valore. Il valore di queste monete è garantito, in pratica, solo dal fatto che gli Stati le usano per riscuotere le tasse dai cittadini. Questo, per effetto a catena, le rende convenienti da accettare per tutti.
Ma attualmente, gli euro che la BCE stampa da zero, anche in enormi quantità (vedi il famoso bazooka di Draghi), non viene dato ai governi per far fronte alle necessità dei cittadini, ma viene invece dato alle banche per prestarli , generando a catena un interesse che si tramuta in “drenaggio di valore”, dall’economia reale verso quella finanziario-speculativa, che non è altro poi, in prevalenza, che il mondo delle borse finanziarie.
Oggi, in questo stato di emergenza, occorre modificare questo meccanismo e fare in modo che i nuovi euro generati non passino più dalla finanza, ma vadano, attraverso i governi, direttamente nelle tasche dei cittadini, per evitare disastri ancora più grandi.
La proposta che rilanciamo anche in questo articolo, è che il governo italiano chieda
all’Europa questo cambiamento di regole. Se questo non dovesse realizzarsi, esiste la possibilità, per il governo italiano, di emettere dei buoni in varia forma (minibond, certificati di credito fiscale, mini-titoli al portatore etc.) stampati in forma di banconote. La storia insegna che se accettati in pagamento di tasse e bollette, funzionerebbero egregiamente a beneficio dell’economia reale.
In questo momento dobbiamo privilegiare l’economia reale, anche per dare, nell’immediato, gli strumenti ai cittadini per rispettare bene la quarantena e quindi accellerare il processo di guarigione collettivo. Ci sarà poi un periodo di 3, 4, 5 o forse anche 6 mesi dopo il “cessato pericolo sanitario” in cui si dovrà far ripartire l’economia reale, il che non permetterà di sostenere l’attuale “drenaggio di valore” che la finanza speculativa compie sull’economia reale.
Molti comuni cittadini purtroppo non sono consapevoli che, attualmente, meno di un decimo dell’intera massa monetaria esistente circola nell’economia reale. Questo non è più sostenibile in uno stato di emergenza come quello attuale. Tra le misure che proponiamo, la chiusura delle borse fino a fine emergenza, questo sempre per evitare i drenaggi di valore causati dalla speculazione finanziaria.
Infine, lanciamo un appello a tutti i comuni cittadini sufficientemente consapevoli che si trovassero d’accordo con questa proposta, a rilanciarla con ogni mezzo verso altri comuni cittadini a cominciare dai propri familiari, amici e colleghi. Questo perché anche il migliore dei governi, senza una adeguata “massa critica” di sostegno popolare, non potrà portare avanti queste fondamentali misure di contenimento dell’emergenza.
Quindi, in definitiva, dipende tutto da noi, da ciascuno di noi, comuni cittadini che stiamo leggendo in questo momento.
Se il passa parola sarà efficace e condurrà a raggiungere la sufficiente “massa critica” minima, necessaria perché questi provvedimenti diventino realtà, allora tutto andrà bene; ma se questo non avverrà, temiamo che il dopo corona-virus possa concretizzarsi in una terribile crisi finanziaria molto superiore a quelle purtroppo già conosciute in passato.
A noi, se fare un passo avanti o uno, terribile, indietro.
Ermanno Cavallini
Perfettamente.te d’accordo
Analisi perfetta
Grazie Artur , ma la cosa davvero importante adesso è diffondere, ognuno a suo modo, la proposta. Cedo che ognuno adesso debba fare come il colibri’ della famosa favola affricana.
Un giorno, nella foresta, scoppiò un grande incendio.
Ecco il testo per chi non la conoscesse già:
Tutti gli animali, di fronte all’avanzare delle fiamme, scappavano terrorizzati, mentre il fuoco distruggeva ogni cosa.
Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e molti altri animali cercavano rifugio nelle acque del grande fiume, ma ormai l’incendio stava arrivando anche lì.
Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume. Dopo aver preso nel becco una goccia d’acqua, la lasciò cadere sopra la foresta invasa dal fumo.
Il fuoco non se ne accorse neppure e proseguì la sua corsa sospinto dal vento.
Il colibrì, però, non si perse d’animo e continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta una piccola goccia d’acqua che lasciava cadere sulle fiamme.
Ad un certo punto il leone lo chiamò e gli chiese: “Cosa stai facendo?”
L’uccellino gli rispose: “Cerco di spegnere l’incendio!”
Il leone si mise a ridere: “Tu così piccolo pretendi di fermare le fiamme?”. Insieme a tutti gli altri animali incominciò a prenderlo in giro. L’uccellino, incurante delle risate e delle critiche, si gettò nuovamente nel fiume per raccogliere un’altra goccia d’acqua.
A quella vista un elefantino, che fino a quel momento era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua proboscide nel fiume. Dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per essere divorato dal fuoco.
Anche un giovane pellicano si riempì il grande becco d’acqua e, preso il volo, la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme.
Al che, tutti i cuccioli d’animale si prodigarono insieme per spegnere l’incendio, che ormai aveva raggiunto le rive del fiume.
A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna, incominciarono ad aiutarli.
Quando le ombre della sera calarono sulla savana, l’incendio poté dirsi ormai diramato.
Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: “Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti, ma pieni di coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d’acqua può essere importante e che insieme si può spegnere un grande incendio.”
Molto bella questa storia
Prendiamo
Coraggio e prendiamo in mano la situazione
Utilizziamo le nostre risorse e moltiplichiamole
Non permettiamo all’europa Di derubarci
Grazie Ermanno del tuo contributo, mi fa piacere restare aggiornata e poter aiutare la diffusione di queste proposte ed idee.
Rosangela
Grazie a te Rosangela di aver voluto lasciare il tuo contributo. Solo evitando di chiuderci nella nostra “isola umana” potremo costruire un mondo migliore.
Sono in accordo con la riflessione!
Grazie del tuo appoggio Luca. Adesso è importante trasmettere il messaggio in modo da risvegliare la consapevolezza di molti cittadini disorientati. Se non raggiungeremo la minima massa critica critica necessaria di cittadini, anche questa proposta andra disattesa. é il momento in cui ognuno di noi deve fare la sua parte al meglio possibile, se non altro almeno a trasmettere l’idea.
Senza essere esperta di economia, questo è esattamente anche il mio pensiero, gtazie
Grazie del tuo appoggio Chiara. Adesso è importante trasmettere il messaggio in modo da risvegliare la consapevolezza di molti cittadini disorientati per raggiungere la minima massa critica. E’ il momento in cui ognuno di noi deve fare la sua parte al meglio possibile, se non altro almeno a trasmettere l’idea.
Non sono una esperta di economia ma sono convinta che ogni strumento creato dall’uomo, ivi compreso il denaro, debba essere a servizio della collettività e non viceversa! A maggior ragione in momenti come questo che stiamo attraversando. Pertanto ben vengano le tue proposte Ermanno
o qualunque altra che vada nella direzione della creazione di un mondo più Umano nel senso nobile del termine.
Grazie del tuo appoggio Francesca. Adesso è importante trasmettere il messaggio in modo da risvegliare la consapevolezza della massa critica di cittadini. E’ il momento in cui ognuno di noi deve fare la sua parte al meglio possibile, se non altro almeno a trasmettere l’idea.