Da circa due anni una volta ogni 15 giorni, distribuiamo frutta e verdura che altrimenti sarebbe andata distrutta alle famiglie in difficoltà economica a causa della crisi che è divenuta ormai strutturale. La merce è quella dichiarata “eccedenza di produzione” dalle organizzazioni dei produttori che viene pagata dalla comunità europea al prezzo di ingrosso come frutta di seconda scelta. Solo da pochi anni una nuova normativa ne permette la distribuzione gratuita; prima la frutta veniva semplicemente distrutta. Ovviamente deve essere garantita in ogni caso la tracciabilità in tutti i passaggi e i quantitativi , fino a raggiungere gli utenti finali che devono essere, nel nostro caso, famiglie con un modello isee non superiore a 6000 euro.
Anche se la frutta viene fornita gratis a associazioni che siano però iscritte ad un apposito albo, questa arriva presso dei magazzini di raccolta in quantitativi notevoli (di solito un autotreno pieno) . Tutta la catena distributiva è ad esclusivo costo dei volontari che distribuiscono circa 20000 kg di frutta nel giro di due-tre giorni passando per vari livelli e organizzazioni di volontariato.
Per circa un anno e mezzo ho personalmente gestito la logistica di un magazzino centrale e oggi invece mi occupo del trasporto da questi al magazzino periferico dell’associazione Mo.Ma.5 di cui pure sono ispiratore e socio nella misura di circa 120-150 casse a viaggio.
Questo risponde alla filosofia della nostra associazione “Nuovo orientamento culturale” che affianca l’aiuto concreto alla proposta di stimoli di riflessione culturali. Stimoli pubblicati anche sul presente blog , al fine di aumentare il livello di consapevolezza dei meccanismi economici in atto, da parte del comune cittadino e soprattutto di tutti i “nuovi poveri”.
Anche questa settimana abbiamo fatto un viaggio per consegnare carote insalata e verdura che altrimenti sarebbe andata distrutta a oltre 130 famiglie di “nuovi poveri” della valle del cesano, che nonostante la millantata ripresa economica continuano ad essere in forte difficoltà.
Grazie a tutti i numerosi volontari (alcuni essi stessi in difficoltà) che hanno dato una mano per la non facile distribuzione!
Spero vivamente che il nostro esempio sarà “copiato” al più presto possibile in ogni altra località del paese, irrobustendo così una rete sociale dei cittadini verso i cittadini oggi quantomai importante.
Ermanno Cavallini