Bruno “l’organizzatore dell’autocolonna dei matt” (cosi si autodefinisce) che per modestia non vuole essere integralmente nominato, mi invia questo articolo che pubblico su sua richiesta.
Questo, racconta la storia della seconda autocolonna quella diretta verso Accumuli e da lui coordinata.
Qui sotto alcune foto relative a quando le due colonne erano ancora unite.
Il 28 gennaio presso l’area di servizio Metauro ovest si dividono i due rami della spedizione di aiuti, mentre quella dove stava Ermanno va verso Pieve Torina , l’altra capitanata da Bruno continua il suo viaggio alla volta della salaria.
Questa importante arteria che attraversa tutta la zona del primo cratere, collega le Marche al Lazio e tocca i comuni primari Acquasanta, Arquata, Pescara del Tronto per le Marche, Accumoli e Amatrice con tutte le loro piccole frazioni collegate.
Ore 09.00 circa l’arrivo ad Acquasanta dove viene consegnata alla sig. Valentina della LIDAA materiale vario di supporto per animali inviati dall’ass.”Aiuto Animali Terremoto Modena” O.I.P.A. Sempre ad Acquasanta si inizia la distribuzione dei pacchi alimentari preparati con l’aiuto di amici che si sono fatti in quattro per assemblarli con le donazioni di centinaia di cittadini riminesi e raccolti dalla Paola che ha messo a disposizione la sua attività come punto di raccolta, qui è la signora Nunzia comune di Rocca Fluviona .
Si riparte alla volta di Trisungo dove si giunge intorno alle 10,40 circa, qui ci sono i comuni delle Marche spazzati via dalla furia del sisma sia del 24 Agosto che le successive scosse di ottobre che poi apriranno il secondo cratere. Arquata, Pescara del Tronto e una frazione in particolare che ha una storia fiabesca Pretare il paesino delle fate o regno delle Sibille che scende a o dai Sibillini. Qui abbiamo incontrato Maurizio di Pretare insieme al figlio giovane mentre l’altro figlio è un vigile del fuoco sempre sulla breccia. Maurizio è un allevatore di bestiame a seguire ci ha raggiunto anche Franco anche lui non è riuscito a lasciare questa terra, a loro sempre pacchi alimentari e prodotti di prima necessità, tenete presente che queste aree non hanno più servizi anche trovare sale, o semplicemente della carta igienica è impossibile senza fare almeno una trentina di km.
alle 11.30 entriamo nel Lazio il check Point con le frazioni di Terracino di Paganico e di Accumoli è ad uno slargo nei pressi del sano, uno stabilimento di produzione di insaccati che ha resistito al terremoto e dove le autorità hanno costituito il C.O.C. (Centro Coordinamento dei Soccorsi) per la zona terremotata. Qui avevamo diversi appuntamenti Santino di Cesaventre il cognato di Gianpiero di Paganico, Roberto di Terracino che è uno che si è fatto in quattro per aiutare i superstiti del sisma del suo paese, e ognuno di loro ritirava gli aiuti anche per quelli che non sono potuti venire perché intenti ad accudire gli animali o a sistemare le loro abitazioni provvisori, poi si sono fermate altre persone che vedendo che stavamo distribuendo aiuti hanno chiesto se potevano usufruirne anche loro, una coppia moglie e marito di Accumoli una coppia di piccoli allevatori di carne Bio he avevano bisogno di alcune tipologie di prodotti tra cui gli igienici ed ognuno aveva la sua storia di dolore da raccontarci tra lacrime e una storicità forte, anche dare conforto morale è importante in queste missioni .
Verso le 13,40 l’appuntamento era presso la sistemazione della Barbara e di Luigi e del loro piccolo figlio, loro hanno perso davvero tutto, casa e attività.
Sin dal 24 Agosto nella frazione di Scai avevano la loro abitazione e sotto il loro agriturismo con ristorante “LA Grotta” oggi si sono costruiti un rifugio in un terreno adiacente a dove era sorto il “Campo Scai Lazio” ci hanno gentilmente permesso di convocare famiglie di Scai per distribuire loro i nostri aiuti .
Tra queste il sig.Fortunato che un giorno di metà Ottobre appena chiusi i campi profughi avevamo incontrato per donargli una stufetta bioetanolo e un deumidificatore , e lui per ringraziarti ci ha regalato un pezzo della sua vita. La vita del sig, Fortunato non è stata fortunata è forse un giorno ve la racconterò.
Poi siamo tornati sulla salaria con due mezzi per fare la consegna a Ramiro che nella mattinata era ad un incontro con altri proprietari di case, a lui aggregate per la ricostruzione. Gli abbiamo consegnato quattro pacchi alimentari e generi di prima necessità e materiale mandato da Modena che comprendeva alimenti per animali da aia
A questo punto le consegne erano terminate il materiale non consegnato sarebbe stato lasciato a Colli del Tronto al magazzino delle BSA.
A questo punto i miei compagni hanno chiesto di andare ad Amatrice così ci siamo diretti lungo la Romanella in quella direzione per andare a San Cipriano allo Spaccio Solidale che le BSA hanno ad Amatrice. Usciti dalla Romanella ci siamo fermati al paese di Configno erano le 15.00 il paese è stato evacuato per i gravi danni subiti ma sapevo abitato da molti gatti quindi a piedi siamo scesi al paese con diversi sacchetti di crocchette è abbiamo dato da mangiare a quei poveri animali.
Arrivati allo spaccio solidale abbiamo consegnato loro le cose che gli mancavano e poi sono state distribuite altre cose ai terremotati nelle casine intorno al centro
Non volendo rifare la Romanella in quanto con il clarence del sole sarebbe stata pericolosa per il gelo ci siamo diretti verso Collepagliuca per fare un ultima consegna alla alla famiglia di Fabio stavamo ripartendo quando abbiamo ricevuto un sonoro saluto dalla terra che ha ha tremato con la scossa delle 17.00 di 3.5 .
Abbiamo capito che era ora di tornare a casa ci siamo diretti verso la Salaria, dove ci hanno informati che la strada più breve era interrotta , così ci siamo goduti a nostro malgrado il giro delle frazioni alte di Amatrice che con la penombra che avanzava apparivano ancora più spettrali con le loro macerie ricoperte di neve assumevano strane forme …………
Poi la A14 e Inseriamo anche le foto di Altamontagna bio che ci ha inviato per farci rendere conto di che situazione hanno vissuto fino a pochi giorni prima.
La nostra missione era terminata, felici ci sismo incamminati verso casa.