Il mondo sta cambiando sempre più velocemente sotto i nostri piedi, tanto che la percezione collettiva, ormai fortemente limitata solo al breve raggio, fatica a tenerne il passo. Anche i metodi per risolvere i problemi stanno cambiando, l’importanza di approcci anche da inusuali punti di vista, risulta sempre più evidente mano a mano che la nostra società diventa più interconnessa e risponde quindi alle regole di un “sistema complesso”. Molti non sanno che ormai da anni strutture prestigiose come la NASA o i laboratori “La Roche” si affidano a siti come “InnoCentive” per risolvere problemi su cui i loro esperti si sono inutilmente spesi.
Spesso infatti è risultato che paradossalmente un approccio troppo “esperto” ai problemi, comporta una modalità eccessivamente condizionata dalle metodologie normalmente usate in un ambiente troppo specialistico.
Una sorta di “effetto paraocchi” che è risultante da una eccessiva specializzazione del mondo della ricerca convenzionale, che è tuttavia superabile mettendo a disposizione tutti i dati, a molte persone anche con competenze molto lontane dal campo in oggetto della problematica. La visione dei problemi “a molti occhi” in diversi casi è la chiave della soluzione dove i sistemi convenzionali hanno fallito.
Un esempio tra i tanti, sono i 35.000 dollari vinti da Bruce Cragin, un radiotecnico in pensione di una piccola cittadina del New Hampshire, che con un approccio non convenzionale ha risolto un problema su cui la NASA si spaccava la testa da 35 anni senza successo. In questo caso si trattava di prevedere con un sufficiente anticipo le eruzioni solari che sparano nello spazio una massa di particelle e radiazioni mortali per le persone e le apparecchiature in orbita senza protezione.
Bruce Cragin aveva letto un annuncio su Innocentive , una clearighouse on-line , specifica per i problemi scientifici.
Questo è un esempio di sito che ricerca soluzioni da “interazione d’esperienze” , i suoi iscritti non devono necessariamente essere specialisi, anzi è incoraggiata l’interazione di persone molto eterogenee, perche cosi si moltiplicano i punti di vista da cui valutare ogni singolo problema.
Chiunque si può iscrivere tra gli aspiranti “risolutori di problemi”; Tutti possono scaricare i dati raccolti e postare liberamente una loro soluzione; il committente poi sceglierà la soluzione che ritiene migliore tra quelle pervenute e che sperimentalmente raggiungono lo scopo.
Lo stesso vincitore ha poi ammesso che ” non avevo mai lavorato nel settore della fisica solare, ma ho riflettuto a lungo sulla teoria della riconnessione magnetica”. Da verifiche sperimentali poi fatte dalla stessa NASA è risultato che le previsioni fatte dal sig. Cragin con 8 ore di a
nticipo, coincidevano con un brillamento solare nell 85% dei casi , e con un anticipo di 24 ore si arrivava al 75% ; un risultato mai conseguito dalla NASA in 35 anni di ricerche con i migliori esperti a disposizione!
Questo fenomeno passa sotto più definizioni, alcuni lo chiamano “Innovazione Aperta” , altri lo chiamano “Crowdsourcing” , ma in ogni caso è risultato molto efficace.
Gli studiosi dell’innovazione “Lars Bo Jeppesen” e “Karim R. Lakhani” hanno analizzato oltre 160 problemi scientifici postati su questa piattaforma, tutti grossi ostacoli per le strutture e le istituzioni proponenti; su questi sono risultate 49 le soluzioni considerae soddisfacenti. La “folla” eterogenea ha risolto circa il 30% di tutti i problemi proposti, ed è risultato che le persone con una maggiore lontananza di esperienza nel teorico campo del problema, avevano maggiori probabilità di risolverlo.
Detto in altri termini, essere “marginale” , e cioè avere una istruzione e una esperienza lavorativa lontana da quel particolare problema, sembra in qualche modo contribuire a risolverlo!
Questa e molte altre esperienze simili in tutto il mondo fanno capire come a volte un eccessiva preparazione specialistica possa essere invece che di aiuto di ostacolo nella soluzione di problemi che impattano con il “sistema complesso” che la nostra realtà, anche quotidiana, sta diventando. Da diversi altri studi sembra anche emergere una dinamica per cui maggiore è l’interconnessione della nostra civiltà e più questa dinamica dei “non specialisti” diventa rilevante.
Anche nella scelta della futura classe dirigente, forse dovremo prediligere persone con una ampia formazione generalista e con una spiccata capacità di auto-formazione che “esperti” di tipo convenzionale, forse troppo ancorati a soluzioni ormai divenute obsolete o non piu valide per il rapido mutare del contesto.
Molti studi scientifici convergono sulla previsione per i prossimi 10-20 anni, di un mondo dove il divario tra poveri e ricchi aumenterà notevolmente, e questo non solo nei paesi in va di sviluppo ma soprattutto nei paesi definiti avanzati.
Se non interverranno inediti fattori correttivi, la progressiva introduzione di ulteriore automazione nel mondo del lavoro distruggerà circa 4 posti di lavoro per ogni nuovo posto creato. Nella sola Italia si stimano 5 milioni di posti di lavoro persi entro il 2030, e non saranno colpiti solo i lavori manuali, ma anche moltissimi lavori “di concetto” che si vedranno sostituiti da “sistemi esperti” o da forme di intelligenza artificiale.
Certamente la produzione aumenterà di efficienza e molti prodotti e servizi abbasseranno di costo, ma una classe media sempre più impoverita faticherà comunque a permetterseli.
Circa 10 anni fa, le 38 persone più ricche del pianeta possedevano, attraverso una serie di controllate, circa la metà della ricchezza globale, oggi il loro numero è sceso a 8, e tutto sembra indicare che si ridurranno in futuro ulteriormente. Assisteremo ad un aumento del PIL annuo che difficilmente si allontanerà dal’ 1% ; ma la brutta notizia è che anche il valore creato da questa pur ridotta crescita, non andrà a favore di tutti ma solo di una ristrettissima minoranza. Ormai i maggiori esperti riconoscono che il PIL è molto lontano da indicare il benessere diffuso all’interno di una nazione, che è invece rappresentato da altri indicatori come ad esempio lindice di Gini o in modo forse ancora più completo, il “OECD Better Life Index” in cui l’italia è gia sotto la media dei paesi occidentali.
Secondo lo studio “lavoro2025” dal famoso sociologo Domenico De Masi, la situazione in Italia, peggiorerà ulteriormente, rendendo la classe media di fatto meno libera e più ricattabile dal grande potere economico-speculativo. Questo avverrà anche attraverso la ulteriore disparità generata nel frattempo, dalla ulteriore grande massa di denaro acquisita da pochi ricchissimi o multinazionali, sui governi, e attraverso questi, anche sul processo di formazione delle leggi. “Lavoro2025” è uno studio commissionato da alcuni parlamentari, appositamente per avere una base scientifica su cui proporre una futura azione legislativa. Il lavoro di De Masi che è professore emerito di sociologia del lavoro presso la sapienza di Roma, utilizza il collaudato metodo d’indagine interattivo Delphi ed è stato pubblicato nel gennaio 2017, per cui risulta forse lo studio più aggiornato riguardo alla specifica situazione italiana.
Per risolvere i problemi che ci prospetta non rimane che come nell’esempio iniziale, usare un approccio non viziato dai binari consueti, aprendo la problematica a molti occhi, anche non inizialmente esperti della singola materia. Proprio da un simile processo di “intelligenza collettiva” è nata la nuova teoria economica e sociale del “Capitalismo a doppia valvola di sicurezza” che vuol risolvere alla radice ed in modo lungimirante la problematica di una economia che sfrutta l’uomo invece che supportarlo.
Per un eventuale approfondimento vi suggerisco il link ad una breve spiegazione della nuova teoria.
la teoria economica e sociale del “CAPITALISMO A DOPPIA VALVOLA DI SICUREZZA”
Un in bocca al lupo a tutti noi, augurandoci di riuscire insieme, a costruire un mondo migliore.
Ermanno Cavallini